L' Immaginario Scientifico, cooperativa associata a Confcooperative Alpe Adria, ospita fino al 17 agosto la mostra Archeoplastica, un viaggio di consapevolezza tra i tanti, troppi, rifiuti restituiti dal mare, testimonianze di un inquinamento ambientale per opera dell'essere umano e del suo poco rispetto verso la natura.
Infatti, ciò che viene abbandonato nell’ambiente non scompare mai del tutto. I rifiuti possono riaffiorare anche dopo moltissimi anni, portando con sé conseguenze durature che ci devono spingere a riflettere sul nostro impatto e sull’importanza di agire con responsabilità civile ed etica per la costruzione di un mondo migliore.
Flaconi di detersivo anni ’70, vecchie coppette di gelato, schede telefoniche, giochi in plastica: oggetti comuni, oggi trasformati in “fossili moderni” che mostrano la lunga vita della plastica e il suo impatto sull’ambiente.
La mostra è visitabile all’Immaginario Scientifico, nel Magazzino 26 di Trieste, da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, e al BioMa - Biodiversitario Marino, nelle Scuderie del Castello di Miramare. Qui è aperta da martedì a venerdì dalle 14.00 alle 18.00, sabato, domenica e festivi anche al mattino.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con AcegasApsAmga, offre una doppia sede espositiva: acquistando il biglietto per uno dei due musei, si ha diritto alla riduzione per l’altro.
Archeoplastica è un’occasione per realizzare il grave inquinamento prodotto dall'essere umano e riflettere sul valore del rispetto ambientale, sulla responsabilità delle nostre scelte e sull’urgenza di un cambiamento sostenibile.
Ogni piccola azione conta: ogni rifiuto non abbandonato, ogni gesto consapevole può fare la differenza e aiutare a proteggere la Terra.