Confcooperative Alpe Adria è la principale organizzazione di rappresentanza, tutela e revisione delle imprese cooperative delle province di Udine, Gorizia e Trieste. Essa è l’organo territoriale della Confcooperative (Confederazione delle Cooperative italiane). È nata nel 2022 dalla fusione di tre associazioni territoriali: l’Unione Provinciale Cooperative di Gorizia, la Federazione delle Cooperative e Mutue di Trieste e l’Associazione Cooperative Friulane di Udine.

Le nostre cooperative operano in tutti i settori economici: dall’agroalimentare alla pesca, dalla produzione industriale e artigiana ai servizi, dal sociale al credito, dai servizi sanitari al turismo e alla cultura. Confcooperative Alpe Adria associa quasi 400 imprese cooperative ed imprese sociali, che complessivamente generano ricavi per circa 500 milioni di euro e impiegano più di 12.000 addetti. I soci cooperatori sono circa 80.000.

L’Associazione è un ente a libera adesione e a conduzione democratica e autonoma da movimenti politici. Essa si ispira ai principi della dottrina sociale della Chiesa ed è modello per quanti fondano la propria vita sui principi di un’economia sociale, solidale e partecipata.

 

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Cormons, la Cantina premiata dal Gambero rosso

Da alcuni giorni stanno uscendo sulla stampa nazionale i risultati delle degustazioni della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, regione per regione. Oggi è la volta del Friuli Venezia Giulia, «una terra straordinariamente vocata alla produzione di bianchi di qualità. Le eccellenze sono perlopiù distribuite sulle colline che formano lo splendido teatro protetto dalle Alpi Giulie che si estende lungo tutto il confine orientale». Fra i 25 migliori vini una new entry: la Cantina Produttori Cormòns. È grande la soddisfazione e la felicità per il conseguimento dell’ambito premio “Tre Bicchieri”, che ogni anno viene assegnato dal Gambero Rosso ai migliori vini nazionali. Il vino che ha ricevuto il massimo riconoscimento nella guida Vini d’Italia 2025 è il Collio bianco da uve autoctone 2022. È la prima volta che la Cantina ottiene questo premio ed è anche la prima cantina cooperativa della regione ad essere fregiata di tale riconoscimento. Il Presidente Filippo Bregant esprime tutto il suo orgoglio: «Questo premio è il risultato di un percorso di riqualificazione complessivo dell’azienda portato avanti con determinazione dal Consiglio di Amministrazione e dalla Direzione, confermato non solo dal riconoscimento della qualità dei nostri vini ma anche dal positivo andamento commerciale della cooperativa ed in termini di remunerazione delle uve dei nostri Soci. In pochi anni abbiamo fatto passi che fino a qualche anno fa sembravano irraggiungibili, come l’acquisto dell’immobile, ed ora l’ottenimento di questo importantissimo premio che ci pone fra le cantine più importanti del Friuli Venezia Giulia e non solo».

Emozionato anche il Direttore generale ed enologo Alessandro Dal Zovo: «E’ difficile dire a parole cosa significa per me personalmente e per tutta la cooperativa, ricevere un riconoscimento come i Tre bicchieri del Gambero Rosso. Posso solo ringraziare il Presidente, tutti i Soci e tutti i dipendenti per aver sempre supportato le mie decisioni e condiviso assieme gli obbiettivi che oggi ci hanno portato a questo grande traguardo, che deve essere un punto di partenza e non di arrivo per tutta l’azienda. Ancora più importante è ricevere il premio su un vino che fa parte di un progetto condiviso con altre aziende del Collio e che mi auguro diventi il vino bianco bandiera di tutta la denominazione». Che gli stessi curatori della guida definiscono «terroir d’eccellenza come il Collio». Un vino, questo della Cantina, che nei mesi scorsi ha ricevuto la medaglia d’argento al concorso Decanter World Wine Awards di Londra, premiato anche da Falstaff, come pure dalla guida Vinibuoni d’Italia. La Cantina Produttori, che da poco ha festeggiato i 55 anni di attività, presenterà a fine ottobre ai suoi Soci il bilancio chiuso al 30 giugno 2024, che segna un’ulteriore crescita della cooperativa sia in termine di fatturato che in soddisfazione economica per tutti i conferitori. Il prossimo 13 ottobre il Collio bianco da uve autoctone 2022, assieme agli altri vini Tre Bicchieri 2025, sarà in degustazione a Roma al Palazzo delle Esposizioni.

La nascita della cooperazione in Friuli-Venezia Giulia risale al 1880 con la prima latteria a Collina di Forni Avoltri. Nei decenni successivi, in poco tempo, le iniziative cooperative si moltiplicano in tutto il territorio del Friuli, sia per iniziativa di numerosi sacerdoti che per quella di imprenditori liberali: alle latterie sociali si aggiungono le prime casse rurali, forni cooperativi (Remanzacco, 1884), circoli agrari (1885 a Pozzuolo del Friuli), cooperative di lavoro e di consumo. Anche nel territorio giuliano ed isontino, all’epoca ancora parte dell’Austria-Ungheria, sul finire dell’Ottocento si moltiplicano le nuove cooperative. Nell’Isontino è fondamentale per lo sviluppo del cooperativismo l’impegno del cattolicesimo sociale e la figura di don Luigi Faidutti, alla cui azione si deve la nascita di numerose iniziative cooperative: nel 1896 nasce la Cassa rurale di Capriva e nel 1899 la Federazione dei Consorzi agricoli del Friuli. Anche Trieste vive un analogo fervore cooperativistico, con la nascita di numerose cooperative, sia nell’ambiente operaio della città che in quello della comunità slovena (nel 1888 nasce la Cassa rurale di Aurisina) e, nel 1903, nascono le Cooperative Operaie.

Nel 1915 scoppia la Prima guerra mondiale che, tra le tante trasformazioni, produce anche la fine della rappresentanza unica del mondo cooperativo: infatti, il 14 maggio del 1919 viene costituita a Roma la Confederazione Cooperative Italiane per iniziativa delle cooperative di ispirazione cattolica. Di lì a poco, l’avvento del fascismo interromperà l’impetuoso sviluppo del movimento cooperativo, imponendo la chiusura di molte cooperative e iniziando un processo di normalizzazione di tutto il cooperativismo. Il regime provoca lo scioglimento di tutte le Associazioni Cooperative di ispirazione democratica, per costituire l’Ente Nazionale delle Cooperative, requisendo i beni sociali e soffocando l’autonomia dei quadri dirigenti, sino allo sfacelo della Seconda guerra mondiale.

Ma dalle macerie della guerra, il movimento cooperativo rinasce in tutti i territori: il 1° ottobre 1945 risorge a Udine l’Unione delle Cooperative del Friuli, in seguito Associazione Cooperative Friulane. A Trieste, ancora sottoposta al Governo militare alleato, nasce il 27 aprile 1946 la Federazione delle Cooperative e mutue. A Gorizia, l’Unione provinciale delle Cooperative e mutue nasce il 9 luglio 1949.

Nel nuovo ordinamento repubblicano del nostro Paese, la cooperazione viene inserita nella Costituzione: l’articolo 45 «riconosce la funzione sociale della cooperazione avente carattere di mutualità». I decenni successivi sono un periodo di grande sviluppo del movimento cooperativo che concorre alla crescita economica e sociale dei territori, concorrendo alla ripresa dell’economia e alla ricostruzione anche dopo la grave prova del terremoto che colpisce il Friuli nel 1976. E proprio nel nostro territorio, nel 1972, nasce la prima cooperativa sociale al mondo, per iniziativa di Franco Basaglia che, a Trieste, sperimenta la deistituzionalizzazione dei pazienti degli Ospedali psichiatrici.

Un percorso che da allora è continuato, allargando la presenza della cooperazione ad ogni ambito di attività economica, innovandosi e reinventandosi continuamente.

Confcooperative Alpe Adria si occupa di:

  • rappresentare in ambito territoriale presso le varie Istituzioni, gli Uffici Pubblici ed i vari Enti, le cooperative associate, le loro istanze e necessità;
  • creare nuova imprenditorialità, specie fra i giovani, riservando particolare attenzione alla ricerca ed alla valorizzazione di energie per la cooperazione; valutando con propri esperti l’idea imprenditoriale, collaborando allo studio ed alla progettazione dell’impresa cooperativa, supportandone la costituzione e la fase di avvio;
  • far conoscere ad amministratori, enti ed istituzioni il proprio parere sui principali temi di carattere locale ed informare in merito ad iniziative connesse al mondo cooperativo;
  • rappresentare gli enti associati nei confronti delle organizzazioni sindacali e degli istituti previdenziali;
  • svolgere attività di informazione e assistenza su tematiche tecniche generali e settoriali.

Il nostro obiettivo è creare valore per il territorio e per le cooperative che rappresentiamo, promuovendo la crescita del movimento cooperativo e la nascita di nuove imprese, l’occupazione, l’innovazione e la legalità in tutti i campi della vita economica e sociale. A muoverci è la convinzione che solo unendo le forze delle tante imprese cooperative e “facendo squadra” sia possibile lo sviluppo duraturo del sistema imprenditoriale del nostro territorio.

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