Confcooperative Alpe Adria è la principale organizzazione di rappresentanza, tutela e revisione delle imprese cooperative delle province di Udine, Gorizia e Trieste. Essa è l’organo territoriale della Confcooperative (Confederazione delle Cooperative italiane). È nata nel 2022 dalla fusione di tre associazioni territoriali: l’Unione Provinciale Cooperative di Gorizia, la Federazione delle Cooperative e Mutue di Trieste e l’Associazione Cooperative Friulane di Udine.

Le nostre cooperative operano in tutti i settori economici: dall’agroalimentare alla pesca, dalla produzione industriale e artigiana ai servizi, dal sociale al credito, dai servizi sanitari al turismo e alla cultura. Confcooperative Alpe Adria associa quasi 400 imprese cooperative ed imprese sociali, che complessivamente generano ricavi per circa 500 milioni di euro e impiegano più di 12.000 addetti. I soci cooperatori sono circa 80.000.

L’Associazione è un ente a libera adesione e a conduzione democratica e autonoma da movimenti politici. Essa si ispira ai principi della dottrina sociale della Chiesa ed è modello per quanti fondano la propria vita sui principi di un’economia sociale, solidale e partecipata.

 

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Dal 16 luglio al via SAFest Summer Academy Festival, organizzato dall'Accademia Nico Pepe

Al via a Udine dal 16 luglio la nona edizione SAFest - Summer Academy Festival, evento centrale della manifestazione NICO PEPE INTERNATIONAL. Fino a sabato 20 luglio la Civica Accademia d’arte drammatica di Udine - realtà che opera dal 1992 con il supporto della cooperativa cultura Vettori Ultramondo - apre le sue porte a ospiti che arrivano da Cina, Burkina Faso, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito e osservatori dal Congo per partecipare al festival e condividere e confrontare esperienze dentro e fuori il palcoscenico. Il tema scelto per l’edizione 2024 - “Il fuoco della passione” - punta l’attenzione sull’elemento che rappresenta la forza, la vitalità, l’energia che permeano ogni aspetto della vita e che sono il motore della creatività e dell’arte.

 

Nel percorso formativo dell’Accademia Nico Pepe sono fondamentali l’apertura e il confronto con analoghe scuole e accademie a vocazione internazionale, per approfondire temi essenziali del teatro e del suo universo – commenta il direttore della Nico Pepe e direttore artistico di SAFest, Claudio de Maglio -. Durante il festival Udine diventa un palcoscenico mondiale per giovani talenti e un luogo di incontro per diverse realtà teatrali. Noi crediamo che il teatro sia un avamposto di umanità, luogo in cui ci si coltiva e si cresce, per creare una società più giusta, più armonica e civile”.

 

Ecco nel dettaglio il programma del SAFest 2024.

 

A inaugurare il festival, il 16 luglio 2024, alle 20.30, sarà il nuovo canovaccio originale di commedia dell’arte “Niente come sembra”, allestito dai padroni di casa dell’Accademia Nico Pepe con drammaturgia e regia a cura dello stesso direttore Claudio de Maglio.

 

Il secondo giorno del festival, il 17 luglio 2024, prevede un doppio appuntamento per il pubblico.

Alle 19, la Higher School of Performing Arts of Galicia, in Spagna, porterà in scena “Parati”, uno spettacolo originale, espressamente modulato per la partecipazione a SAFest 2024 di Udine.

Una delle caratteristiche del percorso formativo della scuola galiziana è, infatti, valorizzare la lingua locale che, al pari del friulano, è una degli idiomi minoritari d’Europa.

Il secondo appuntamento di mercoledì 17 luglio comincia alle 21: va in scena “Macbeth Solo” diretto e interpretato da Paul Goodwin di The Shakespeare Edit, dalla Gran Bretagna. Lo spettacolo è una versione del celebre dramma del Bardo interpretato da un attore solo sulla scena, Paul Goodwin.
Lo spettacolo, nato alla Nico Pepe durante l'edizione di SAFest 2022, vi fa ritorno dopo aver vinto, nel 2023, il premio “Best International Show” al Festival UnitedSolo a New York.

 

Giovedì 18 luglio 2024 alle 19 il sipario si alzerà su “Le Tigre”, allestimento della Superior School of Theatre Jean-Pierre Guingané - ispirato a Dario Fo. Lo spettacolo, diretto da Luca Fusi, docente all’Accademia Paolo Grassi a Milano, alla Nico Pepe e che da molti anni collabora con la scuola del Burkina Faso, trova il suo punto di forza nel contatto tra culture diverse, apparentemente nemiche, ma che riescono a collaborare trovando anche un insolito linguaggio comune.

 

Sono quelli che arrivano da più lontano (quasi 9.000 chilometri di distanza da Udine) i protagonisti di The Red Herring”, venerdì 19 luglio alle 20.30, con gli ospiti della Shanghai Theatre Academy, università delle arti performative in cui si studia teatro, opera tradizionale cinese, danza, cinema e TV e che conta più di 2100 studenti in 17 facoltà. L’allestimento della piece “The Red Herring” del drammaturgo francese Jean-Jaques Varoujean è curato dal regista Zhang Xiaoou e indaga in scena il confronto tra miseria morale e materiale, ipocrisia e illusioni, sgomento e frustrazione davanti all’impossibilità a cambiare l'ordine del mondo.

 

Sabato 20 luglio, ultima giornata di SAFest 2024, è densa di eventi. Dalle 11.30 è in programma la tavola rotonda per addetti ai lavori, che si pone l’obiettivo di approfondire proprio il tema portante di SAFest 2024, “Il fuoco della passione” e il lavoro collettivo.

 

Durante l’intera durata della rassegna, inoltre, la danzatrice e coreografa statunitense Julie Anne Stanzak, dal 1985, corpo (e anima) del Pina Bausch Tanztheater Wuppertal in Germania, guiderà si svolgerà la Masterclass di danza “The Fire of Passion”.

Il laboratorio si concluderà alle 18 di sabato 20 luglio con la performance collettiva itinerante che attraverserà il centro della città di Udine “The Nelken Line &The Fire of Passion”.
Chiunque lo vorrà potrà unirsi a danzare l'elogio delle stagioni, sfilando lungo le vie della città per poi soffermarsi e dar vita a alcuni momenti legati al tema del fuoco della passione, sviluppato nei giorni precedenti.

A seguire, sempre sabato 20 luglio alle 20.30, prima della cerimonia di conclusione di SAFest 2024, è in programma la performance in lingua inglese The jealous sisters con gli allievi del terzo anno di corso dell’Accademia Nico Pepe, tratta da una novella delle "Mille e una notte" con la regia di Claudio de Maglio e la consulenza linguistica/culturale di Naiem Abdulrazaq.

 

Organizzato dalla Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe, il SAFest 2024 è realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine (Udinestate 2024) e con il sostegno di Fondazione Friuli e del Ministero della Cultura, in collaborazione con Compagnia di danza contemporanea Arearea, Associazione Danza e Balletto di Udine e Cec – Centro Espressioni cinematografiche di Udine, Educandato Uccellis – Liceo scientifico internazionale cinese e Istituto comprensivo 3 di Udine.

La nascita della cooperazione in Friuli-Venezia Giulia risale al 1880 con la prima latteria a Collina di Forni Avoltri. Nei decenni successivi, in poco tempo, le iniziative cooperative si moltiplicano in tutto il territorio del Friuli, sia per iniziativa di numerosi sacerdoti che per quella di imprenditori liberali: alle latterie sociali si aggiungono le prime casse rurali, forni cooperativi (Remanzacco, 1884), circoli agrari (1885 a Pozzuolo del Friuli), cooperative di lavoro e di consumo. Anche nel territorio giuliano ed isontino, all’epoca ancora parte dell’Austria-Ungheria, sul finire dell’Ottocento si moltiplicano le nuove cooperative. Nell’Isontino è fondamentale per lo sviluppo del cooperativismo l’impegno del cattolicesimo sociale e la figura di don Luigi Faidutti, alla cui azione si deve la nascita di numerose iniziative cooperative: nel 1896 nasce la Cassa rurale di Capriva e nel 1899 la Federazione dei Consorzi agricoli del Friuli. Anche Trieste vive un analogo fervore cooperativistico, con la nascita di numerose cooperative, sia nell’ambiente operaio della città che in quello della comunità slovena (nel 1888 nasce la Cassa rurale di Aurisina) e, nel 1903, nascono le Cooperative Operaie.

Nel 1915 scoppia la Prima guerra mondiale che, tra le tante trasformazioni, produce anche la fine della rappresentanza unica del mondo cooperativo: infatti, il 14 maggio del 1919 viene costituita a Roma la Confederazione Cooperative Italiane per iniziativa delle cooperative di ispirazione cattolica. Di lì a poco, l’avvento del fascismo interromperà l’impetuoso sviluppo del movimento cooperativo, imponendo la chiusura di molte cooperative e iniziando un processo di normalizzazione di tutto il cooperativismo. Il regime provoca lo scioglimento di tutte le Associazioni Cooperative di ispirazione democratica, per costituire l’Ente Nazionale delle Cooperative, requisendo i beni sociali e soffocando l’autonomia dei quadri dirigenti, sino allo sfacelo della Seconda guerra mondiale.

Ma dalle macerie della guerra, il movimento cooperativo rinasce in tutti i territori: il 1° ottobre 1945 risorge a Udine l’Unione delle Cooperative del Friuli, in seguito Associazione Cooperative Friulane. A Trieste, ancora sottoposta al Governo militare alleato, nasce il 27 aprile 1946 la Federazione delle Cooperative e mutue. A Gorizia, l’Unione provinciale delle Cooperative e mutue nasce il 9 luglio 1949.

Nel nuovo ordinamento repubblicano del nostro Paese, la cooperazione viene inserita nella Costituzione: l’articolo 45 «riconosce la funzione sociale della cooperazione avente carattere di mutualità». I decenni successivi sono un periodo di grande sviluppo del movimento cooperativo che concorre alla crescita economica e sociale dei territori, concorrendo alla ripresa dell’economia e alla ricostruzione anche dopo la grave prova del terremoto che colpisce il Friuli nel 1976. E proprio nel nostro territorio, nel 1972, nasce la prima cooperativa sociale al mondo, per iniziativa di Franco Basaglia che, a Trieste, sperimenta la deistituzionalizzazione dei pazienti degli Ospedali psichiatrici.

Un percorso che da allora è continuato, allargando la presenza della cooperazione ad ogni ambito di attività economica, innovandosi e reinventandosi continuamente.

Confcooperative Alpe Adria si occupa di:

  • rappresentare in ambito territoriale presso le varie Istituzioni, gli Uffici Pubblici ed i vari Enti, le cooperative associate, le loro istanze e necessità;
  • creare nuova imprenditorialità, specie fra i giovani, riservando particolare attenzione alla ricerca ed alla valorizzazione di energie per la cooperazione; valutando con propri esperti l’idea imprenditoriale, collaborando allo studio ed alla progettazione dell’impresa cooperativa, supportandone la costituzione e la fase di avvio;
  • far conoscere ad amministratori, enti ed istituzioni il proprio parere sui principali temi di carattere locale ed informare in merito ad iniziative connesse al mondo cooperativo;
  • rappresentare gli enti associati nei confronti delle organizzazioni sindacali e degli istituti previdenziali;
  • svolgere attività di informazione e assistenza su tematiche tecniche generali e settoriali.

Il nostro obiettivo è creare valore per il territorio e per le cooperative che rappresentiamo, promuovendo la crescita del movimento cooperativo e la nascita di nuove imprese, l’occupazione, l’innovazione e la legalità in tutti i campi della vita economica e sociale. A muoverci è la convinzione che solo unendo le forze delle tante imprese cooperative e “facendo squadra” sia possibile lo sviluppo duraturo del sistema imprenditoriale del nostro territorio.

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